
“La solitudine bastarda” è un’indagine intima e collettiva sulla condizione della solitudine nella vita contemporanea. Attraverso una serie di capitoli che alternano riflessioni psicologiche, aneddoti personali e storie esemplari (Peter, George, Enry), l’autore esplora come la solitudine si manifesti in coppia, nella vecchiaia, tra i giovani, nelle carceri e nella società digitale. Il testo chiarisce la differenza fra isolamento oggettivo e solitudine percepita e mette in luce i rischi per la salute fisica e mentale, offrendo però anche strumenti pratici e testimonianze di trasformazione: la solitudine negativa può diventare occasione di crescita e creatività. Sono affrontati temi sensibili — l’impatto dei social, lo stress delle minoranze, il bullismo e l’isolamento nelle famiglie — con uno stile diretto e accessibile. Il libro non svela soluzioni miracolose, ma accompagna il lettore verso una maggiore consapevolezza e propone piccoli gesti quotidiani per coltivare relazioni autentiche e ridare significato alla vita condivisa.